I Tesori di San Lorenzo

Il Sarcofago Traditio Legis citato in trattazione, nella sua veste iconografica, può concorrere ad una nuova lettura delle possibili fasi sindoniche del IV secolo. Grazie.

Edited by alfredo maria barbagallo - 4/11/2017, 20:24

Serie espositiva vitrea di Cafarnao come rassegna esterna bottega Giuseppe ? Ed in loco ?

La prima edizione ( solamente essa , delle diverse dell'autore sull'argomento ) di Padre Giuseppe Da Bra sulla Basilica laurenziana romana ( fine anni 20 ) contiene una dimenticata osservazione che però acquista in considerazione di studio notevole valore. Si tratta dell'esistenza della cd. Sala delle Stalattiti, ipogeo di considerazione meramente naturalistico ma sottostante all'area basilicale quanto di adiacenza al citato Colombario pagano. Sulla sua importanza di citazione, crf. studio.
Come detto, le altre edizioni sull'argomento da parte dell'autore ecclesiastico, di diretta permanenza conventuale in San Lorenzo, non fanno cenno parrebbe all'osservazione. Cosa può essere accaduto ? Ho a lungo ritenuto la possibilità di un errore da memorialità indiretta, in confusione con il distante Cimitero Ostriano di citazione dal De Rossi; ma la precisione del riferimento di padre da Bra ( comprendenti anche le misure approssimative dell'ambiente ipogeo ) parrebbe poterlo escludere.
Più probabile un evento franoso in area già a ciò storicamente sottoposta a ciò, o in subordine possibili conseguenze sotterranee dei lavori di risistemazione della prima Tiburtina, opere di cui non ho dati al momento ma che suppongo nellla ricollocazione urbanistica dei primi anni 30. Resta che al momento, a mia immediata osservazione, la attuale citazione speleologica non parrebbe citare l'ambiente, per cui occorre quindi analisi comparata delle fonti in letteratura storica, di rilevante significato generale.
Alla generale importanza, non si dimentichi, dell' importantissimo riferimento laurenziano alla Luce contenuto nell'antica ed ufficiale Liturgia delle Ore, Vespri, 10 agosto; riferimento che parrebbe di origine alla teoria, ipotizzata da Da Bra, della Sala delle Stalattiti come ambiente di complemento a ritualità cristiane notturne compiute dalla prima comunità nell'area veraniana dei primi secoli.

Edited by alfredo maria barbagallo - 25/3/2015, 19:17

A) Non può che apparire intuitivo e storicamente conseguenziale leggere la successione epigrammatica della Stele del IV secolo di Transustanziazione cristiana come di diretta relazione al Sangue del Costato, di riferimento di tradizione da Longino. Ciò consente di intravedere relazione diretta ed addirittura immediata tra la Reliquia mantovana, il riferimento di tradizione al Santo ed il portato mistico di sede romana laurenziana, che la Stele pare indirizzare, segnalare e raccogliere.
B) D'altra parte, il notissimo richiamo medioevale all'ipotizzato 540 arturiano come data di fondamento parrebbe quindi di generico riferimento al post 530 di diffusione gerosolimitana della Reliquia dell'Ultima Cena, determinando così in lettura successiva una confusione di ruoli e tempi tra la lettura e le ipotizzate vicende delle due Reliquie caliciformi che si sarebbe estesa alla successiva stesura letteraria del Graal cristiano. E d'altronde una osservazione addirittura elementare appone una evidente linea di demarcazione alla grande questione : la natura solennemente cristiana della storicizzata figura arturiana pone una pratica certezza ad una identificazione relativa all'ultima fase del VI secolo, ossia alla cristianizzazione britannica di fondo e realtà. Artù non difende il Calice di Cristo; in certi aspetti lo rappresenta, nel suo cuore di leggenda.

Edited by alfredo maria barbagallo - 4/11/2017, 20:28

I termini di studio, ampiamente da approfondire, delle coincidenze geografico cronologiche di relazione alla spedizione bellica fatale dell'imperatore Valeriano paiono presentare elementi di indubbio interesse. La battaglia di Edessa - generalmente datata al 260, ma da studiosi anticipata al 259 o persino al 258 di morte laurenziana - pone immensi interrogativi sui contenuti reliquiari di tradizione ed ipotesi relativi non solamente ad una ricerca reliquiaria cristiana, ma alla stessa custodia in quella città delle spoglie di Tommaso Apostolo, cosa che parrebbe storicamente compatibile ed attestato in cronologia.

Ps. E' solamente questa una breve annotazione di studio. Ma inizio a valutare l'ipotesi storica, come già in parte nello studio generale, che un possibile rapporto diretto tra l'area del citato Stone Circle di Kingarth a Bute, di remota origine megalitica, e la medioevale leggenda letteraria celtizzante della Tavola Rotonda sia fattore da tenere in estrema attenzione. Vedremo se e come attuare sviluppo di ciò in questa ricerca globale e purtroppo per forza di cose solitaria; l'ipotesi di etimologia del topos nominativo arturiano ne è traccia di rilievo assoluto. alfredo m. barbagallo

Edited by alfredo maria barbagallo - 21/3/2015, 01:01

NOTA BENE : superato (giugno 2016). Grazie.

Edited by alfredo maria barbagallo - 23/6/2016, 14:21

Questo studio pluriennale intravede tra gli altri su due punti la possibilità di alcuni particolari settori di sviluppo. Essi verranno riportati, come pure ipotesi di lavoro basate su reali dati storici, in sintesi estrema.

A) CIRIACA - LUCINA. E' appena il caso di riportare, dalle analisi effettuate, la possibilità che le due pie matrone di celebre leggenda cristiana possano rapportarsi ad unità di immagine, ed avere radice reale nella citata Dasumia Ciriaca. E' a ciò da considerare materia di grande notorietà :
1) la coincidenza del rapporto con la figura laurenziana, nell'ecclesialità del Verano ed in quella luciniana delle celebre chiesa romana dell'area di Campo Marzio ( San Lorenzo in Lucina );
2) naturalmente la celebre presenza delle cripte luciniane accanto l'area di sepoltura esaminata come di pertinenza sepolcrale cristiana di Dasumia Ciriaca, nelle catacombe callistiane dei Papi.


B) " ...ILLA SECRETA A BBOCE ". La ormai famosa iscrizione dell'VIII secolo nella catacomba di Commodilla, più volte citata, ed in particolare nel riferimento alla basilica sotterranea del più volte citato papa Giovanni I - figura chiave della nostra ricerca - farebbe supporre non un astratto dovere al silenzio liturgico ma una più concreta raccomandazione ad un riserbo assoluto riguardo le vicende di tradizione dell'area specifica. Ciò parrebbe estendersi alla considerazione dell'affresco di Turtura, con ogni probabilità di diretto richiamo all'icona mariana della vicenda agiografica di relazione a Santa Galla, nella valutazione della stretta coincidenza di tale figura pontificale di riferimento.

Edited by alfredo maria barbagallo - 4/11/2017, 20:39

NOTA BENE : superato ( giugno 2016). Grazie.

Edited by alfredo maria barbagallo - 23/6/2016, 14:22

Si inserisce componente di studio relativo agli sviluppi/ conferma, presso il Duomo di Aquileia, della teoria laurenziana di sussistenza reliquiaria cristiana, di documentazione iconografica di epoca teodoriana e medioevale. Grazie. A.B.