La prima edizione ( solamente essa , delle diverse dell'autore sull'argomento ) di Padre Giuseppe Da Bra sulla Basilica laurenziana romana ( fine anni 20 ) contiene una dimenticata osservazione che però acquista in considerazione di studio notevole valore. Si tratta dell'esistenza della cd. Sala delle Stalattiti, ipogeo di considerazione meramente naturalistico ma sottostante all'area basilicale quanto di adiacenza al citato Colombario pagano. Sulla sua importanza di citazione, crf. studio.
Come detto, le altre edizioni sull'argomento da parte dell'autore ecclesiastico, di diretta permanenza conventuale in San Lorenzo, non fanno cenno parrebbe all'osservazione. Cosa può essere accaduto ? Ho a lungo ritenuto la possibilità di un errore da memorialità indiretta, in confusione con il distante Cimitero Ostriano di citazione dal De Rossi; ma la precisione del riferimento di padre da Bra ( comprendenti anche le misure approssimative dell'ambiente ipogeo ) parrebbe poterlo escludere.
Più probabile un evento franoso in area già a ciò storicamente sottoposta a ciò, o in subordine possibili conseguenze sotterranee dei lavori di risistemazione della prima Tiburtina, opere di cui non ho dati al momento ma che suppongo nellla ricollocazione urbanistica dei primi anni 30. Resta che al momento, a mia immediata osservazione, la attuale citazione speleologica non parrebbe citare l'ambiente, per cui occorre quindi analisi comparata delle fonti in letteratura storica, di rilevante significato generale.
Alla generale importanza, non si dimentichi, dell' importantissimo riferimento laurenziano alla Luce contenuto nell'antica ed ufficiale Liturgia delle Ore, Vespri, 10 agosto; riferimento che parrebbe di origine alla teoria, ipotizzata da Da Bra, della Sala delle Stalattiti come ambiente di complemento a ritualità cristiane notturne compiute dalla prima comunità nell'area veraniana dei primi secoli.
Edited by alfredo maria barbagallo - 25/3/2015, 19:17
Come detto, le altre edizioni sull'argomento da parte dell'autore ecclesiastico, di diretta permanenza conventuale in San Lorenzo, non fanno cenno parrebbe all'osservazione. Cosa può essere accaduto ? Ho a lungo ritenuto la possibilità di un errore da memorialità indiretta, in confusione con il distante Cimitero Ostriano di citazione dal De Rossi; ma la precisione del riferimento di padre da Bra ( comprendenti anche le misure approssimative dell'ambiente ipogeo ) parrebbe poterlo escludere.
Più probabile un evento franoso in area già a ciò storicamente sottoposta a ciò, o in subordine possibili conseguenze sotterranee dei lavori di risistemazione della prima Tiburtina, opere di cui non ho dati al momento ma che suppongo nellla ricollocazione urbanistica dei primi anni 30. Resta che al momento, a mia immediata osservazione, la attuale citazione speleologica non parrebbe citare l'ambiente, per cui occorre quindi analisi comparata delle fonti in letteratura storica, di rilevante significato generale.
Alla generale importanza, non si dimentichi, dell' importantissimo riferimento laurenziano alla Luce contenuto nell'antica ed ufficiale Liturgia delle Ore, Vespri, 10 agosto; riferimento che parrebbe di origine alla teoria, ipotizzata da Da Bra, della Sala delle Stalattiti come ambiente di complemento a ritualità cristiane notturne compiute dalla prima comunità nell'area veraniana dei primi secoli.
Edited by alfredo maria barbagallo - 25/3/2015, 19:17
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