I Tesori di San Lorenzo

  1. Calice valenciano e reliquia mantovana

    AvatarBy alfredo maria barbagallo il 4 Nov. 2017
     
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    Ancora un punto, ormai in conclusione definitiva degli studi decennali sull'argomento, su questioni centrali che la pubblicazione tenterà di esplicare nel dettaglio, ma su cui mi permetto qui formulazione di massima.

    A. Seguendo questo nostro schema interpretativo, il leggendario Santo Graal di custodia laurenziana si va a definire letterariamente sul Calice valenciano dell'Ultima Cena o sulla Reliquia mantovana del Sangue del Calvario?

    B Come mai l'immagine caliciforme del mosaico laurenziano cosmatesco, origine dei nostri studi, si rapporta esteticamente alla presenza valenciana se è in realtà raffigurazione della reliquia mantovana ?


    A. Ad entrambe. Il termine poetico del Graal è di creazione da Chretien de Troyes intorno al 1280, quando le due reliquie europee erano formate e conosciute da secoli. La presenza mantovana ci appare in questa chiave come graaliana in via diretta, quella valenciana in via indiretta.

    B. Gli ideatori del mosaico duecentesco avevano della reliquia materiale mantovana conoscenza solo memoriale, essendo il "calice vitreo" di deposito sacro - a nostra opinione relativo al Sangue di Cristo - sepolto nelle fondamenta basilicali sino all'epoca moderna. Conoscevano invece perfettamente sempre a nostro parere il Santo Caliz dell' Ultima Cena, che utilizzano come modello generale di Calice cristologico per la composizione mosaicale laurenziana duecentesca.
    L'Autore.

    Edited by alfredo maria barbagallo - 7/11/2017, 12:50
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